La richiesta:
Progettare una macchina pulitrice per scafi navali esclusivamente elettrica, che possa sostituire le macchine attuali idrauliche.
La richiesta viene sollecitata per risolvere le normative portuali sempre più restringenti sui potenziali inquinamenti dettati dall'uso di macchine idrauliche. Le macchine attuali hanno una centralina idraulica motorizzata con motore endotermico (tenuta all'esterno dello scafo) per alimentare le spazzole pulitrici e l'avanzamento stesso della macchina.
Tali macchine sono esclusivamente (sino ad oggi) pilotate da un operatore subacqueo, altamente equipaggiato per accompagnare e guidare la macchina nel fondo marino, allo scopo di pulire a fondo gli scafi navali, trascinandosi i tubi flessibili idraulici per l'alimentazione della macchina.
Lo Studio:
Viene analizzata la macchina attuale idraulica, fornendo i dati di coppia e potenza utilizzati, scoprendo evidentemente che tali coppie e potenze utilizzate dalle macchine attuali sono impossibili da sostituire con motoriduttori elettrici esistenti in commercio.
La soluzione:
Vengono progettati e brevettati dei motori elettrici innovativi con metodi di riduzione altrettanto innovativi, che danno dei risultati del 30% superiori alle macchine attuali.
La tecnologia Elettro Meccanica è stata definita talmente innovativa che viene segretata dall'ufficio brevetti per 24 mesi, quindi per tutto il periodo sino al 2026 non potrà essere svelata.
I Risultati:
La nuova macchina completamente elettrica sarà fornita in due versioni:
La forza attuata dalle spazzole sulla superficie degli scafi è anch'essa regolabile, da pochi kg per ogni spazzola sino ad un massimo di oltre 700 kg per ogni spazzola, tale forza viene regolata in base alla pulizia voluta, alla tipologie di spazzole inserite e alla profondità d'immersione. Le tre spazzole sono indipendenti una dall'altra essendo alimentate separatamente, questo sistema agevola il senso di rotazione e la velocità di rotazione.
Grazie alla progettazione preventiva, la stessa macchina potrà essere trasformata da manuale a drone autonomo guidato da remoto tramite telecamere e luci di profondità, in questo caso un software appositamente studiato e dedicato, visualizzerà su monitor la posizione della macchina istantaneamente, dove l'operatore da remoto potrà guidare la macchina tramite joystick, inoltre sono disponibili una serie di programmi per impostati, per la memorizzazione delle traiettorie da seguire e la ripetizione di tali traiettorie speculari, in altre parole viene adattato un software tipo Cad Cam CNC, per determinare le traiettorie in base alle varie forme degli scafi.